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Sindrome premestruale

09 Ago 22

Sindrome premestruale (PMS) ovvero l’insieme dei dolori associati al ciclo mestruale.

Si è acquisita una consuetudine al dolore talmente elevata al punto di non riconoscere di soffrire di sindrome pre-mestruale.
Diventa quindi una prassi - considerata innocua - l’assumere antinfiammatori i primi giorni del mestruo.

Eppure si tratta di una vera e propria sindrome collegata a cause specifiche!
I sintomi della PMS in molte  donne iniziano circa una settimana prima delle mestruazioni per poi migliorare con l’arrivo del ciclo mestruale o, al più tardi,al suo termine.
I sintomi che possono essere associati sono:

  • Irritabilità associata a sbalzi d’umore
  • Disturbi dell'umore di tipo depressivo
  • Ansia
  • Insonnia
  • Crampi
  • Dolore
  • Sensazione di gonfiore
  • Tensione mammaria associata al dolore
  • Mal di schiena
  • Cefalea o addirittura emicrania
  • Voglia incontrollata di zuccheri

Quali consigli  possono essere utili?

Nella sindrome pre-mestruale un’alimentazione specifica diventa una necessità.
Nella prima fase del ciclo cellulare corrispondente alla fase follicolare del ciclo ovarico, il muscolo è più recettivo nei confronti del glucosio.
In questa fase quindi la quantità di carboidrati come i cereali integrali verrà utilizzata meglio dal corpo! (ovviamente se non è presente- insulino-dipendenza).

La seconda fase dal 15 al 28 giorno, corrispondente alla fase luteinica del ciclo mestruale, l’alimentazione dovrebbe essere saziante, quindi con pasti più abbondanti e con una quota di grassi e proteine maggiore essendo  lo stimolo della fame più incisivo, mentre la quota dei carboidrati dovrebbe  essere più bassa perché il muscolo è meno ricettivo all’ingresso di glucosio.

Come consigli generali, per diminuire l’intensità della PMS, risulta utile:

  • Controllare l’assunzione di zuccheri semplici
  • Diminuire il consumo di bevande eccitanti (tè, caffè, guaranà, alcolici)
  • Aumentare il consumo di alimenti contenenti magnesio: semi di zucca, cacao, sesamo, semi di girasole, anacardi e mandorle.
  • Aumento del consumo di alimenti contenenti vitamina B6: cereali integrali, salmone, semi di sesamo, castagne, erbe aromatiche fresche e spezie

Fibromi o miomi

Un discorso a parte riguarda i fibromi o miomi.

Spesso i sintomi associati alla presenza di un fibroma uterino sono i dolori mestruali, l’abbondante sanguinamento con le mestruazioni, il dolore addominale, l’anemia, il dolore durante i rapporti sessuali, l’aumento della frequenza minzionale da compressione sulla vescica.

Tipici sintomi della sindrome premestruale.

In realtà invece il mioma e/o fibroma, uterino è il più frequente tumore benigno della muscolatura  uterina.
Se predomina la componente fibrosa si parla di  fibroma, se prevale quella muscolare  viene definito mioma.
Molto spesso non dà una sintomatologia precisa, in alcuni casi invece, determina:

  • pesantezza nel basso ventre
  • mestruazioni più abbondanti e irregolari fino a emorragie permanenti
  • stanchezza cronica come conseguenza della perdita ematica di ferro



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