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Sindrome dell'ovaio policistico

09 Ago 22

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS – polycystic ovary syndrome) è la endocrinopatia più comune tra le donne in età riproduttiva.

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS – polycystic ovary syndrome) è la endocrinopatia più comune tra le persone in età riproduttiva.
E’ la causa più comune di cicli anovulatori e di infertilità.

La patofisiologia della PCOS dipende principalmente  da una condizione cronica di iperinsulinismo che sfocia nell’iperandrogenismo.
In effetti il 50% delle donne affette da questa sindrome presenta un eccesso di grasso viscerale. (che ricordiamo può essere presente anche in donne apparentemente normopeso ma che appartengono alla categoria di normopeso metabolicamente obesi (MONW) con  caratteristiche metaboliche più inclini allo sviluppo della sindrome metabolica.

Condizione di frequente riscontro nelle donne in donne con PCOS. Tale  composizione corporea e condizione clinica di insulino resistenza predispone le donne con PCOS ad un maggior accumulo di grasso viscerale e quindi allo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, soprattutto nel lungo termine intorno ai 50-60 anni di età.

Cosa determina  l'insulina elevata  in donne predisposte geneticamente?

  1. la resistenza all’insulina nelle ovaie.
  2. Ridotta sintesi di SHBG epatica ( proteine che legano gli ormoni mantenendoli nella forma inattiva finché non devono funzionare)
  3. Alterazione della secrezione di gonadotropine ipofisarie con riduzione FSH e aumento di LH.
    Che come conseguenza porta ad una produzione di più ormoni maschili da parte delle cellule della teca ovarica e di conseguenza l’ovulazione non si verifica.
    Inoltre essendoci una riduzione delle SHBG ( che normalmente legano gli ormoni  e li attivano) si ha più testosterone libero e quindi attivo.
  4. Gli androgeni liberi  possono determinare  irsutismo di diversa entità.  (peluria sul viso).Immagini irsutismo.
  5. Aumento della frazione libera e attiva degli steroidi sessuali maschili determina a sua volta aumento del grasso viscerale e  alterazione degli enzimi con produzione di più androgeni.
    Tutto questo può portare ad interruzione del feed-back negativo dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie con conseguente anovulazione  cronica e infertilità.

 Nuovi studi scientifici hanno messo in evidenza  anche il ruolo dell’alterazione del microbiota intestinale  e leaky gut syndrome (intestino permeabile o colabrodo) nella patogenesi  di questa sindrome.

BIBLIOGRAFIA

  1. Polycystic ovarian syndrome: Correlation between hyperandrogenism, insulin resistance and obesity.Clin Chim Acta. 2020 Mar;502:214-221. Review.
  2. Adolescent Polycystic Ovary Syndrome: An Update. Pediatr Ann. 2019 Aug 1;48(8):Review.
  3. Polycystic Ovary Syndrome. Nurs Clin North Am. 2018 Sep;53(3):407-420
  4. Metabolic consequences of obesity and insulin resistance in polycystic ovary syndrome: diagnostic and methodological challenges.Nutr Res Rev. 2017 Jun;30(1):97-105. Review.
  5. Body Composition and Its Impact on the Hormonal Disturbances in Women with Polycystic Ovary Syndrome. Nutrients. 2021 Nov 24;13(12):4217.

Diagnosi di PCOS

 La sindrome da ovaio policistico si presenta in modo diverso nelle singole pazienti e può variare a seconda delle fasce di età.
La diagnosi si basa sulla presenza di almeno due dei seguenti elementi:

  1. oligomenorrea  (cicli irregolari) o amenorrea ( assenza di ciclo)
  2. segni clinici e/o biochimici di iperandrogenismo
  3. presenza di ovaio policistico all’esame ecografico

Cosa mi può far sospettare di avere un ovaio policistico?

  • cicli mestruali irregolari
  • amenorrea
  • oligomenorrea
  • presenza di peluria sul volto
  • acne
  • seborrea
  • alopecia (perdita di capelli)
  • infertilità

Le manifestazioni cliniche dell’irsutismo possono essere valutate tramite il seguente schema (chiamato score di Ferriman e Gallway):

L’alimentazione può aiutare nella terapia dell’ovaio policistico?

Il trattamento farmacologico di prassi, in presenza di PCOS prevede le seguenti terapie:

  • introduzione della pillola, che promuove la scomparsa delle cisti ovariche
  • trattamento dell’insulino-resistenza: metformina o, se si è in gravidanza, insulina

Nella mia pratica clinica mi rendo conto che molte persone sono completamente all’oscuro che la base di qualsiasi terapia (che per mia esperienza non deve essere necessariamente farmacologica ma può essere anche di tipo integrativo) l’alimentazione e uno stile di vita attivo sono requisiti indispensabili per avere risultati duraturi .

Quali caratteristiche deve avere un' alimentazione per la policistosi ovarica?

L’alimentazione deve  rispettare l’individualità della  ragazza o donna che presenta la sindrome ma sicuramente  (andando a monte della sua eziopatogenesi e avendo un approccio di nutrizione funzionale) deve mirare al ripristino di :

  • sensibilità all’insulina.
  • migliorare le condizioni del microbiota intestinale.
  • essere antinfiammatoria.

Quale dieta quindi può essere utile?

Dipende...
Non esiste la malattia ma il malato con la propria individualità e  la sua storia clinica.

L’approccio giusto, a mio avviso, è quello che tenga presente la composizione corporea con conseguente alterazione metabolica, le esigenze (lavorative e/o di vita) della persona e per ultimo, ma non meno importante, lo stato psicologico della donna e il percorso che si sente di affrontare con maggiore serenità.

Un percorso deve essere cucito come un abito su misura  su ogni ragazza/donna ed è questo che fa la reale  differenza!

Dieta mediterranea per ovaio policistico

 Utile nelle donne che non hanno un grande eccesso di grasso viscerale.
Questo tipo di alimentazione deve prevedere

  • un’attenta selezione della tipologia dei carboidrati che dovranno avere basso indice glicemico come cereali integrali (per es)
  • una buona quota di grassi sani come avocado,frutta secca a guscio,semi di lino,semi di zucca
  • quota proteica derivante principalmente da pesce azzurro
  • ricca in fibre
  • presenza di frutta nelle giuste quantità
  • verdure q.b.

Chetogenica

Approccio che si sta dimostrando molto valido in donne la cui presenza del grasso viscerale è elevata, e hanno conseguentemente alta-insulino resistenza.

Saggese

Alimentazione basata su:

  • apporto basso in  carboidrati derivante  solo da  frutta (nelle giuste quantità) ed eventualmente quantità moderate  di cereali  principalmente senza glutine
  • verdura q.b. specifiche all’individualità della salute intestinale
  • proteine animali derivate da pesce di pescato locale e non di allevamento
  • uova 
  • semi

BIBLIOGRAFIA

  1. Nutrition Strategy and Life Style in Polycystic Ovary Syndrome-Narrative Review. Nutrients. 2021.
  2. Effect of Diet on Insulin Resistance in Polycystic Ovary Syndrome. J Clin Endocrinol Metab. 2020 Oct 1;105
  3. Dietary Interventions: A Promising Treatment for Polycystic Ovary Syndrome. Ann Nutr Metab. 2021;77(6):313-323. 
  4. Effects of a ketogenic diet in overweight women with polycystic ovary syndrome  J Transl Med. 2020 Feb 27;18(1):104. Trial.
  5. Ketogenic Diet and its Evidence-Based Therapeutic Implementation in Endocrine Diseases. Praxis (Bern 1994). 2019 Jun;108(8):541-553

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