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Seno fibrocistico

09 Ago 22

Nel seno fibrocistico sono presenti cisti nel tessuto mammario: si manifestano come piccole cavità per lo più caratterizzate da ispessimento ghiandolare.

Il seno fibrocistico è considerato fattore di rischio per il tumore al seno.

Sindrome premestruale, ovaio policistico, fibromi/miomi, seno fibrocistico sono tutte manifestazioni che hanno come comune denominatore la “dominanza estrogenica”. 
Vediamo di cosa si tratta.

Seno fibrocistico e estrogeni

Nella prima metà del ciclo femminile, definita fase follicolare,l’organismo produce in prevalenza estrogeni. Nella fase luteale, che inizia dopo l’ovulazione, il livello di progesterone sale sensibilmente e prende il comando per le due settimane successive.

Nella fase luteale gli estrogeni diminuiscono e aumenta il progesterone, ma può succedere che la differenza tra i due si mantenga a favore degli estrogeni.

Ciò  può avvenire in presenza di entrambi i valori nei range di riferimento normali, oppure in presenza di valori di estrogeni normali ma con valori di progesterone molto bassi.

Quali sono i segni di una  dominanza estrogenica nella donna?

Possono manifestarsi in modo diverso in ciascuna donna:

  • Sindrome Premestruale
  • Infertilità
  • Sindrome dell’Ovaio Policistico PCOS (cicli lunghi e irregolari)
  • Aumento ponderale, irsutismo, alopecia
  • Endometriosi
  • Seno fibrocistico
  • Cancro al seno e all’utero
  • Fibromi uterini
  • Bartolinite
  • Disfunzioni tiroidee simili all’ipotiroidismo (metabolismo rallentato,
    aumento di peso, difficoltà di concentrazione, stanchezza, irritabilità)
  • Ritenzione idrica
  • Calo della libido
  • Asma e allergie
  • Sintomi menopausali (secchezza vaginale, assottigliamento delle
    mucose, caldane)
  • Problemi cardiovascolari (aumentata coagulazione e rischio di trombi)
  • Vene varicose/problemi circolatori
  • Depressione, ansia, irritabilità
  • Stipsi

La estrogeno dominanza è strettamente correlata ad insulino- resistenza (come per esempio nell’ ovaio policistico).

Gli estrogeni causano iperinsulinemia perché inibiscono il controllo degli ormoni  surrenalici: si crea un circolo vizioso che determina eccesso di cortisolo con conseguente eccitazione nervosa, aumento di adrenalina - noradrenalina conversione di  glicogeno in glucosio.

Si ha come conseguenza iperglicemia e conseguente iperinsulinemia. Tutto ciò porta alla tipica voglia di zuccheri e ad un’alimentazione sbilanciata verso i carboidrati, ritenzione idrica e aumento di peso.
L’eccesso di estrogeni inibisce anche l’efficacia degli ormoni tiroidei. Non  è un caso che i problemi tiroidei siano maggiormente diffusi tra le donne!
 

L’alimentazione ha un ruolo in tutto questo?

Favorisce una estrogeno dominanza.
Un’alimentazione con frequenze elevate dei seguenti alimenti:

  • Zuccheri e Carboidrati raffinati
  • Ricca di grassi saturi
  • Presenza di estrogeni in carni di animali da allevamento
  • Pesci grassi di allevamento che presentano alte concentrazioni di i omega-6
  • Uso di acqua contenuta in bottiglie di plastica che espone continuamente a xenoestrogeni
  • Uso di alcol
  • Latte e derivati per il loro indice insulinemico
Una corretta alimentazione ci mette sulla giusta strada della guarigione!

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