Il diabete rappresenta l'epilogo di un insulino resistenza non diagnosticata in tempo e quindi non trattata.
Il diabete rappresenta l'epilogo di un insulino resistenza non diagnosticata in tempo e quindi non trattata.
Chi è maggiormente a rischio di diabete?
Le cause precise che portano a sviluppare il diabete di tipo 2 non sono del tutto note, sono però stati identificati i fattori di rischio che si associano alla malattia:
- Una genetica predisponente (genitori, nonni, sorelle, fratelli, che hanno avuto diabete anche in fase avanzata, ne possono essere un indizio)
- Alimentazione troppo ricca in carboidrati (alimentazione troppo ricca in carboidrati: dolci, cereali, pane, pasta, pizza, eccesso di frutta)
- Stile di vita sedentario
- Obesità e sovrappeso, in particolare quella viscerale (la pancia)
Che cos'è il diabete?
Quando si parla di diabete si fa spesso confusione tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2.
L’impiego dei numeri 1 e 2, sembrerebbero indicare una progressività della malattia che dal tipo 1 passa progressivamente al tipo 2.
Non è affatto così: sono forme differenti del cosiddetto diabete mellito.
Il Diabete è una patologia che
compromette la capacità del corpo di produrre e/o di rispondere
all’ormone insulina determinando così principalmente un alterato
metabolismo dei carboidrati con conseguenti elevati valori di glicemia
nel sangue e nelle urine.
Esistono diversi tipi di Diabete, tra i principali ricordiamo:
- Diabete di tipo 1, definito precedentemente per il suo precoce esordio, come Diabete giovanile, causato da distruzione beta-cellulare, su base autoimmune caratterizzato da completa assenza di insulina e che richiede una terapia farmacologica quotidiana(la variante LADA, Latent Autoimmune Diabetes in Adults, ha decorso lento e compare in età adulta appunto).
- Diabete gestazionale, causato da difetti funzionali analoghi a quelli del Diabete di tipo 2 viene diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza e in genere regredisce dopo il parto per presentarsi spesso a distanza di anni con le caratteristiche del tipo 2.
- Diabete di tipo 2, è la forma più comune fra i diversi tipi di Diabete ed è associato a un deficit parziale di insulina che in genere progredisce nel tempo ma non porta mai ad una carenza assoluta dell’ormone.
- Diabete di tipo 3, l’ Alzheimer viene così
definito in seguito agli studi americani condotti dalla dott.ssa Suzanne
de la Monte, professore associato di patologia e medicina e
neuropatologo presso la Brown Medical School.
I suoi i studi sul tessuto cerebrale dei pazienti post mortem, ha evidenziato che il cervello mostrava segni con caratteristiche comuni alla patologia diabetica con ridotta quantità di insulina e insulino resistenza.
Come si sviluppa il Diabete mellito? Quali sono i meccanismi che conducono alla patologia?
Il Diabete non viene all’improvviso ma si manifesta al termine di una serie di processi fisiopatologici che passano per fasi precise.
Risulta di fatto l’epilogo di un percorso di compensazione, di durata di diversi anni, che il nostro corpo mette in atto per mantenere sotto controllo la glicemia.
Durante tutti questi anni di condizione pre-diabetica, i meccanismi che conducono al suo sviluppo sono principalmente:
- Iniziale comparsa di insulino-resistenza a livello recettoriale
- Conseguente inadeguata (eccessiva) produzione di insulina: meccanismo di compenso attuato dal corpo per mantenere sotto controllo la glicemia, nonostante la resistenza all’ormone
- alterazione delle beta cellule: le cellule non producono più insulina a sufficienza determinando iperglicemia con comparsa di Diabete franco
DIABETE: Qual è la sua diffusione?
Nel 2019 International Diabetes Foundation (IDF) ha stimato che nel mondo 463 milioni di persone di età compresa tra i 20 e i 79 anni hanno il diabete, e si presuppone che nel 2045 il numero arriverà a 700 milioni. Di questi, il 90-95% dei casi riguarda il tipo 2, rappresentando la malattia metabolica più diffusa al mondo. Il dato più preoccupante è che, se tempo fa questa patologia era tipica dell’adulto e dell’anziano, oggi il numero di bambini e adolescenti che ne è affetto aumenta continuamente, causato principalmente da un'alimentazione inadeguata,stile di vita sedentario e aumento di peso.
Si può prevenire seriamente il diabete?
Assolutamente si!Intercettando i casi di insulino-resistenza, normalizzando, si evita che il Diabete compari. Come abbiamo visto,abbiamo diversi anni a disposizione prima che avvenga l’irreparabile.Prima iniziamo e meglio è ovviamente!
Come viene fatta diagnosi di Diabete?
Il diabete è diagnosticato quando:
l’emoglobina glicata (HbA1c) è uguale o superiore a 6.5% (in due circostanze; misurata con metodo allineato allo standard DCCT)
oppure
la glicemia misurata in laboratorio è uguale o superiore a 126 mg/dl (al mattino, dopo 8 ore di digiuno, in due circostanze)
oppure
la glicemia è uguale o superiore a 200 mg/dl alla seconda ora dopo un carico orale di glucosio (in due circostanze)
oppure
la glicemia è uguale o superiore a 200 mg/dl in un momento qualsiasi della giornata in presenza di disturbi (sintomi) tipici della malattia (basta una sola circostanza)
Quali sono i sintomi?
Eccessiva sete e/o fame incontrollata, minzione frequente, affaticamento, formicolio alle mani e ai piedi, svenimenti, guarigione lenta delle ferite/infezioni, offuscamento della vista, disfunzione erettile negli uomini, candida.
Quali possono essere le conseguenze?
Il Diabete non gestito bene può essere causa di infarti, ictus,e nelle sue forme più avanzate può condurre a cecità, gravi problemi circolatori agli arti inferiori, danni renali e cerebrali e problematiche riproduttive con impotenza negli uomini.
Bibliografia
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